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Archive for settembre 2008

da MilanoLa crisi dei mercati preoccupa le aziende italiane. E la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, cerca l’appoggio delle banche per concordare un’azione comune. «Il 17 ottobre abbiamo deciso di convocare un tavolo tra noi e le banche, con i massimi vertici – annuncia – per verificare e discutere lo scenario che abbiamo di fronte, cosa fare per supportare il sistema imprenditoriale italiano, in particolare le pmi». Il motivo è chiaro: «Oggi – ha spiegato – viviamo una crisi dei mercati finanziari impensabile per la sua intensità e violenza. Nata negli Stati Uniti, si sta propagando in tutto il mondo e credo che avrà un effetto sull’economia reale». Secondo la presidente di Confindustria, tuttavia, «non c’è contrazione del credito. In Italia non c’è un effetto credit crunch, ma da simulazioni sul territorio si evince che le banche cominciano a ridurre la loro volontà a supportare le imprese nei loro investimenti». Per la numero uno di viale dell’Astronomia, «per un paese come l’Italia, fatto di pmi flessibili, competitive e capaci, far mancare il credito per gli investimenti potrebbe essere un errore».Ma dalle banche arrivano notizie tutt’altro che positive: frena infatti la crescita dei prestiti mentre la raccolta aumenta con buon ritmo. In agosto, comunica la Banca d’Italia che ha «fotografato» il panorama del credito italiano, i prestiti sono saliti del 7,7% rispetto all’agosto 2007 (+8,5% a luglio), mettendo a segno l’incremento più contenuto degli ultimi 12 mesi.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=293492

Mettevano a segno furti in ville e appartamenti anche al ritmo di uno a sera, in tutto il Nord Ovest, partendo dalla base di San Colombano la Lambro. È per questo che l’operazione Black Soul dei carabinieri di Albenga, portata a termine con quelli di Lodi, è durata solo 25 giorni. Perché, come ha sottolineato ieri il capitano dei carabinieri di Albenga Sandro Colongo «la banda andava fermata il prima possibile: temevamo la tragedia. Se solo un derubato si fosse svegliato, con questa gente in casa pronta a tutto sarebbe potuta finire molto male». Undici gli arresti: in manette 10 albanesi e un polacco dai 19 ai 40 anni, sei su fermo dell’autorità giudiziaria e cinque per iniziativa dei carabinieri, tutti irregolari sul territorio italiano: abitavano tra Milanese, Lodigiano e Bassa pavese. Sessantuno gli episodi contestati da maggio all’altro ieri nel nord ovest, tra Pavese, Piacentino, Gardense e Liguria: mai vicino a casa loro, come da tecnica propria degli zingari. Sui 500mila euro la refurtiva totale, la metà della quale è stata recuperata. Per il capo della banda, Artian Kasemi, 30 anni, che era domiciliato a San Colombano al Lambro, niente «lavoro sporco». Lui, invece, pianificava i colpi e teneva i contatti da San Colombano al Lambro. Le riunioni strategiche si tenevano nel Lodigiano. Il polacco, Lakatosz Lonia, 40 anni, che abitava a Novara e pluripregiudicato, era il ricettatore del gruppo. Agli ordini di Artian, invece, entravano in azione, a turni di due o tre, il fratello Eduart Kasemi, 20 anni, stanziato a Villanterio, Eskelzen Cala, 33 anni di Sant’Angelo Lodigiano, Hairi Cala, 19 anni di Sant’Angelo Lodigiano, Alfred Vataj, 23 anni di Sant’Angelo, Ilir Cala, 34 anni di Villanterio, Artian Hasani, 29 anni di Sant’Angelo, Vath Hasani, 31 anni di Sant’Angelo, Genti Vathi, 31 anni di Villanterio, Klodian Tuga, 25 anni di Borgio Verezzi.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=293577

Festeggia anche la Borsa per l’accordo su Alitalia che offre tutte le premesse per il salvataggio della compagnia di bandiera. Salgono i titoli legati all’operazione Cai e la soddisfazione contagia operatori economici e risparmiatori. Ma manca ancora qualcosa perché la gioia sia completa e tocchi da vicino tutti, non solo chi è direttamente coinvolto nelle vicende della compagnia e di Piazza Affari. Manca la certezza che Malpensa e Linate possano partecipare a questa vittoria e non rischino di rimanere ancora una volta penalizzate.Il sentimento è comune a imprese e semplici cittadini che prendono l’aereo per affari o per andare in vacanza, per le necessità della vita di ogni giorno. La città si aspetta che la nuova Alitalia non ripeta gli errori della vecchia e non ignori gli interessi degli aeroporti della Lombardia e alla fine anche i propri, come ha dimostrato il precipizio in cui è definitivamente sprofondata Alitalia dopo aver abbandonato Malpensa. Tagliare i voli all’aeroporto che ha un bacino d’utenza tra i più ricchi d’Europa e possibilità di crescita sconosciute a concorrenti come Londra o Francoforte o Parigi, hub congestionati e ormai vicini alla saturazione, si è dimostrata una mossa suicida. Continuare a indebolirlo per accontentare partner stranieri sarebbe una follia, ancor più ora che è chiaro che l’aeroporto lombardo può risorgere con le proprie forze, a patto di poter contare su trasparenti regole di mercato.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=293557

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